Mare pulito, spiagge attrezzate e turismo sostenibile: il Lazio conferma la sua eccellenza balneare. Le Bandiere blu 2025 confermano la qualità delle coste del Lazio, con 11 Comuni che ottengono il prestigioso riconoscimento internazionale assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE). Il premio viene conferito alle località che si distinguono per qualità delle acque di balneazione, efficienza dei servizi, gestione ambientale e attenzione alla sostenibilità turistica.
La novità di quest’anno è Formia, che entra per la prima volta nella lista delle spiagge premiate grazie ai risultati ottenuti nel miglioramento dei parametri ambientali, nella gestione dei rifiuti e nei servizi offerti ai turisti. Si tratta di un importante riconoscimento per il Comune in provincia di Latina, che si aggiunge a dieci località già confermate nel 2024.
Quali sono le città Bandiera blu del Lazio
A ottenere la Bandiera blu 2025 nel Lazio sono:
- Formia (nuova entrata)
- Gaeta
- Sperlonga
- Latina Mare
- Sabaudia
- San Felice Circeo
- Fondi
- Terracina
- Minturno
- Anzio
- Trevignano Romano (sul lago di Bracciano)
Queste località rappresentano il meglio dell’offerta balneare della regione, grazie a un impegno concreto nella tutela del litorale, nella depurazione delle acque reflue, nella sicurezza in spiaggia e nella promozione della mobilità sostenibile.
Le Bandiere blu in Italia
A livello nazionale, le Bandiere Blu 2025 sono state assegnate a 246 Comuni (10 in più rispetto allo scorso anno), per un totale di 487 spiagge premiate, che rappresentano l’11,5% delle spiagge certificate a livello mondiale.
Sono 15 i nuovi ingressi in Italia, tra cui Torino di Sangro (Abruzzo), Sapri (Campania), San Teodoro (Sardegna), Messina, Nizza di Sicilia e Marciana Marina (Toscana).
Ricordiamo che la valutazione si basa su 32 criteri, tra cui la qualità delle acque, la presenza di impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti, l’educazione ambientale, l’accessibilità per tutti e le politiche locali a favore dell’ambiente. Le analisi sono svolte con il supporto delle agenzie regionali per l’ambiente, dei ministeri competenti, dell’ISS, del CNR e di varie università italiane.