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Regione Lazio: approvata la nuova legge sull’equo compenso 

Regione Lazio, via libera all'aggiornamento della legge sull'equo compenso. Ecco quali sono le novità introdotte.
Fonte immagine: Pixabay.com

La Regione Lazio ha compiuto un importante passo in avanti per la valorizzazione del lavoro autonomo e delle professioni

Con l’approvazione dell’aggiornamento alla legge regionale sull’equo compenso, come pure con l’istituzione della Consulta dei Giovani Imprenditori e Professionisti, l’amministrazione regionale si conferma attenta al mondo produttivo e professionale, recependo le novità introdotte a livello nazionale e dando un forte segnale di sostegno al tessuto imprenditoriale locale. 

I due provvedimenti, proposti dalla vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico, Roberta Angelilli, insieme all’assessore al Lavoro Giuseppe Schiboni, mirano a garantire maggiore equità e tutele per migliaia di lavoratori autonomi e liberi professionisti che operano quotidianamente nei rapporti con la Pubblica amministrazione e le aziende partecipate.

In un contesto in cui la stabilità del lavoro autonomo è spesso messa alla prova da precarietà e squilibri contrattuali, l’intervento della Regione Lazio rappresenta una risposta propositiva importante. Le nuove disposizioni non solo si pongono come garanzia di giustizia e rispetto per i professionisti, ma contribuiscono anche a rafforzare la competitività del territorio, promuovendo un sistema di relazioni economiche basato su trasparenza, qualità e pari opportunità. Ci troviamo quindi di fronte a un’azione di governo che guarda al futuro, ma con radici ben piantate nella valorizzazione del capitale umano e nella fiducia verso chi costruisce, ogni giorno, il tessuto produttivo del Lazio.

Adeguamento alla normativa nazionale per tutelare la qualità professionale

Il nuovo testo normativo, aggiornando la legge regionale del 12 aprile 2019, recepisce i contenuti della legge nazionale sull’equo compenso entrata in vigore il 20 maggio 2023, che impone il rispetto di compensi proporzionati alla qualità e alla quantità delle prestazioni fornite dai professionisti. Si tratta di un cambiamento rilevante, pensato per contrastare lo svilimento dell’attività professionale e affermare il principio secondo cui la qualità del lavoro deve essere sempre riconosciuta e remunerata in modo adeguato, soprattutto nei rapporti con committenti pubblici o di grandi dimensioni dove gli squilibri contrattuali rischiano spesso di penalizzare i più deboli.

Una Consulta per le nuove generazioni del lavoro autonomo

Ma non è solo sul fronte della tutela economica che la Regione Lazio interviene. Con la nascita della Consulta regionale dei Giovani Imprenditori e Professionisti, viene infatti creato uno spazio istituzionale di dialogo e partecipazione rivolto alle nuove generazioni. 

L’organismo sarà composto da due rappresentanti under 40 per ciascuna delle principali associazioni imprenditoriali e ordini professionali del territorio e avrà il compito di raccogliere le istanze dei giovani, formulare proposte operative e promuovere politiche attive per sostenere l’avvio e la crescita di nuove attività. Un vero e proprio laboratorio di idee e progettualità, che si propone di fare da ponte tra le istituzioni e il futuro del lavoro autonomo e dell’impresa.

Angelilli: «Una sfida culturale per il valore del lavoro»

«Con questi provvedimenti valorizziamo il ruolo economico e sociale dei giovani e dei professionisti del Lazio», ha affermato Roberta Angelilli. «È necessario offrire strumenti concreti di tutela, spazi di confronto e occasioni di partecipazione per chi contribuisce alla crescita del nostro territorio. L’equo compenso è una sfida culturale prima ancora che normativa: serve a riaffermare il valore del lavoro professionale, la sua qualità e la sua dignità». Dello stesso avviso l’assessore al Lavoro Giuseppe Schiboni, che ha sottolineato come questi interventi rispondano all’esigenza di modernizzare le politiche regionali, creando condizioni più eque e inclusive per tutti i soggetti produttivi.

Bertucci: «Un traguardo importante per il mandato»

Anche Marco Bertucci, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio, ha espresso soddisfazione per l’approvazione delle due misure. «Era tra le priorità di questo mio mandato da consigliere regionale», ha dichiarato, «e saluto con estremo favore l’aggiornamento della legge sull’equo compenso e la nascita della Consulta. Finalmente la Regione si dota di strumenti concreti per tutelare e valorizzare il lavoro dei professionisti, offrendo garanzie sulla qualità delle prestazioni e costruendo un dialogo strutturato con le nuove generazioni. È la dimostrazione che questa amministrazione è vicina a ogni comparto economico, compresi gli ordini professionali, che oggi vedono riconosciuto il loro ruolo fondamentale».

 

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