Domenica 18 maggio 2025 si celebra in Piazza San Pietro la solenne Messa di insediamento di Papa Leone XIV, il primo pontefice statunitense della storia, eletto lo scorso 8 maggio. L’evento, che segna l’inizio ufficiale del pontificato e del ministero episcopale del nuovo Vescovo di Roma, è uno dei momenti più solenni e simbolici della tradizione cattolica.
Alla cerimonia, attesa per le ore 10, prenderanno parte oltre 200 delegazioni internazionali e fino a 250.000 fedeli. Il rito prevede l’imposizione del pallio, la consegna dell’anello del pescatore, la processione dei cardinali, il rito dell’obbedienza e l’omelia programmatica del nuovo Papa.
Tra i presenti, leader da tutto il mondo, capi di Stato, reali e rappresentanti religiosi.
Cos’è la Messa di insediamento e come funziona
La Messa di insediamento del Papa – ufficialmente chiamata Santa Messa con imposizione del pallio e consegna dell’anello del pescatore per l’inizio del ministero petrino del Vescovo di Roma – è la celebrazione liturgica che segna l’inizio ufficiale del pontificato del nuovo Papa. Si svolge all’aperto, in Piazza San Pietro, e rappresenta un momento di grande solennità per la Chiesa universale.
Durante la Messa, il nuovo Pontefice riceve due simboli fondamentali del suo ministero: il pallio, una striscia di lana bianca che simboleggia il “Buon Pastore”, e l’anello del pescatore, che rappresenta l’autorità del Papa come successore di San Pietro. Questi riti si svolgono dopo la liturgia della Parola e sono affidati a due cardinali di rilievo: il cardinale protodiacono, che impone il pallio, e il cardinale decano, che consegna l’anello.
Altro momento simbolico è il rito dell’obbedienza, durante il quale dodici rappresentanti del popolo di Dio – uomini e donne, religiosi e laici – giurano fedeltà al nuovo Papa a nome dell’intera Chiesa.
Segue l’omelia programmatica del Pontefice, in cui vengono tracciate le prime linee guida del pontificato, e la recita del Credo e della preghiera dei fedeli in più lingue. La celebrazione si conclude con la recita del Regina Coeli e la benedizione solenne.
Chi ci sarà e perché è anche un appuntamento politico
Alla Messa di insediamento di Papa Leone XIV, in programma domenica 18 maggio 2025, parteciperanno oltre 200 delegazioni internazionali, tra cui capi di Stato, leader religiosi, membri di famiglie reali e rappresentanti delle principali istituzioni internazionali. Un parterre eccezionale che trasforma la cerimonia non solo in un evento religioso di portata globale, ma anche in un crocevia politico e diplomatico di primissimo piano.
Tra i presenti sono attesi il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance e il segretario di Stato Marco Rubio, mentre l’ex presidente Donald Trump, che ha espresso il desiderio di incontrare Papa Leone, dovrebbe essere assente per impegni all’estero. Confermata invece la partecipazione di Volodymyr Zelensky, del presidente israeliano Isaac Herzog, del primo ministro britannico Keir Starmer, del presidente francese Emmanuel Macron, della presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, oltre ai reali di Spagna, Belgio, Paesi Bassi, Monaco, Lussemburgo e Svezia.
L’insediamento di un Papa, soprattutto in tempi di crisi globali come quelle legate alla guerra in Ucraina e alla situazione in Medio Oriente, è un’occasione unica per colloqui informali e contatti bilaterali. Anche se il Vaticano, per scelta di neutralità, non prevede incontri diplomatici ufficiali, la sola presenza dei leader offre l’opportunità di inviare segnali politici, consolidare alleanze e rilanciare appelli globali, come quello più volte ribadito da Leone XIV per la pace a Gaza e in Ucraina. La Messa diventa così anche un palcoscenico geopolitico, dove fede e diplomazia si intrecciano sotto gli occhi del mondo.
Orari, riti e significato liturgico della celebrazione
La Messa di insediamento di Papa Leone XIV inizierà ufficialmente alle ore 10 di domenica 18 maggio 2025, ma Piazza San Pietro aprirà alle 6 del mattino per accogliere i fedeli, attesi in oltre 250.000. Alle 9, il Papa effettuerà un giro in papamobile lungo via della Conciliazione per salutare la folla, prima di recarsi nella Basilica Vaticana per un momento di preghiera presso la tomba di San Pietro.
Da lì avrà inizio la processione solenne verso l’altare, accompagnato dai patriarchi delle Chiese cattoliche orientali. Dopo la Liturgia della Parola, si svolgerà uno dei momenti centrali del rito: la consegna del pallio e dell’anello del pescatore, simboli rispettivamente del ruolo pastorale e dell’autorità del Pontefice come successore di Pietro. Entrambi i gesti richiamano la missione evangelizzatrice del Papa e il suo compito di guida spirituale della Chiesa universale.
Segue il rito dell’obbedienza, con dodici rappresentanti del popolo di Dio -religiosi, laici, uomini e donne – che prestano giuramento al nuovo Papa a nome dell’intera comunità ecclesiale. Molto attesa anche l’omelia programmatica di Leone XIV, che delineerà le priorità del pontificato. Dopo la proclamazione del Credo e la preghiera dei fedeli, recitata in cinque lingue (portoghese, francese, arabo, polacco e cinese), si entra nel cuore della celebrazione eucaristica.
Al termine della Messa, il Papa guiderà la recita del Regina Coeli direttamente dalla piazza – e non dal Palazzo Apostolico – e impartirà la benedizione solenne. Infine, Leone XIV incontrerà nella Basilica, davanti all’Altare della Confessione, le delegazioni ufficiali, a partire da quelle di Italia, Stati Uniti e Perù, in un momento di saluto carico di significato simbolico e diplomatico.
Viabilità e sicurezza: Roma blindata per l’insediamento
In vista della Messa di insediamento di Papa Leone XIV, Roma sarà completamente blindata per garantire la sicurezza dell’evento e la gestione dell’enorme afflusso di fedeli e delegazioni. Il dispositivo predisposto dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica prevede la presenza di oltre 6.000 operatori delle forze dell’ordine, affiancati da 1.100 militari, 1.100 uomini della Protezione civile, 1.000 agenti della Polizia locale, 1.040 steward, 300 vigili del fuoco e mille operatori Ama.
Il perimetro di massima sicurezza coinvolgerà non solo l’area di Piazza San Pietro, ma anche tutto il tratto di via della Conciliazione e le zone limitrofe. In funzione anche barriere anti-intrusione, controlli con metal detector, unità cinofile, tiratori scelti e sistemi anti-drone. La zona sarà raggiungibile solo a piedi o con i mezzi pubblici, mentre saranno previste chiusure al traffico e deviazioni per numerose linee bus e tram a partire dalle prime ore del mattino.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha sottolineato che la macchina organizzativa è tarata su “un evento che prevede la massima partecipazione”, anche per la concomitanza con il Giubileo delle confraternite, che porterà in città altri 100.000 pellegrini. Si tratta quindi non solo di una giornata storica per il Vaticano, ma anche di una prova di tenuta per l’intera Capitale, chiamata a gestire in sicurezza uno degli appuntamenti più significativi dell’anno.