Era una sfida da dentro o fuori, un crocevia cruciale per la qualificazione alla prossima Champions League.
Allo stadio Olimpico, Lazio e Juventus si dividono la posta in palio al termine di una partita dai due volti, finita 1-1 e carica di tensione, errori e colpi di scena. Da un lato la Lazio, obbligata a ritrovare continuità in casa dopo una stagione a singhiozzo; dall’altro la Juventus, reduce da settimane difficili, con un’aria pesante intorno alla squadra e un futuro tutto da scrivere.
Ne viene fuori un pareggio che lascia l’amaro in bocca a entrambe, utile solo alla Roma, spettatrice interessata in attesa della trasferta di lunedì a Bergamo contro l’Atalanta. All’Olimpico, il pubblico si scalda tardi, ma lo fa con intensità: tra noia, espulsioni, occasioni sfumate e un finale da brividi, la serata romana finisce con un gol allo scadere e una classifica che resta più affollata che mai.
Primo tempo da sbadigli, ripresa da batticuore
Davanti a un pubblico caldo e colorato, con il tennista Carlos Alcaraz sugli spalti accanto all’infortunato Patric, Lazio e Juventus si dividono la posta in un match dai due volti.
I primi 45 minuti scorrono via senza emozioni: una punizione sbagliata da Veiga e un tiro di Dele-Bashiru respinto da Di Gregorio sono gli unici squilli.
Le ammonizioni a Thuram e Savona, entrambi squalificati per il prossimo turno, sono le uniche note in un primo tempo soporifero. Nella ripresa, però, cambia tutto. Tudor mescola le carte e trova subito il vantaggio con Kolo Muani, bravo a finalizzare un bel cross di McKennie. La Juve sembra in controllo, ma Kalulu si fa espellere per un colpo a Castellanos e la gara si accende: Pedro trascina i suoi, Vecino entra e Rovella reagisce malissimo alla sostituzione.
La Lazio attacca, sfiora il pari con un rigore che il VAR cancella per fuorigioco, poi lo trova al 96’: Castellanos impegna Di Gregorio, Vecino è il più lesto sulla ribattuta. Esplosione Olimpico, 1-1.
Classifica congelata, Roma all’assalto
Con questo pareggio, il sesto consecutivo in casa per la Lazio, e l’ennesima occasione sprecata per la Juve (vicina al record negativo di 17 “X” stagionali), la classifica resta congelata.
Nessuna delle due riesce ad allungare nella corsa Champions, e ora la Roma – lunedì a Bergamo contro l’Atalanta – ha l’occasione per scavalcare entrambe e prendersi il quarto posto.
Il pareggio dell’Olimpico, al netto delle emozioni finali, lascia l’amaro in bocca a tutte e due: alla Lazio per un primo tempo in cui poteva osare di più, alla Juve per l’ennesimo blackout mentale che le costa due punti pesanti. Il finale infuocato promette un rush finale tutto da vivere.