Grottaferrata ospita la XXIII Giornata nazionale della prevenzione cardiovascolare e respiratoria

Il 26 giugno all’INI di Grottaferrata la XXIII Giornata Nazionale sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari e respiratorie.

È in programma oggi, giovedì 26 giugno, all’INI di Grottaferrata la 23ª edizione della Giornata nazionale della prevenzione delle malattie cardiovascolari e respiratorie, promossa dal professor Carlo Gaudio in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. L’iniziativa, che si svolge nella storica Aula dell’Istituto fondato dal professor Delfo Galileo Faroni, rappresenta il congresso scientifico più longevo d’Europa dedicato alla prevenzione delle principali patologie croniche dell’età adulta.

Oltre 200 specialisti, tra cardiologi, pneumologi, internisti e medici dello sport, prendono parte ai lavori, in presenza e in collegamento da sedi universitarie di tutta Italia. Un appuntamento diventato punto di riferimento per la comunità scientifica, che richiama l’attenzione sui dati allarmanti: ogni giorno in Italia le malattie cardiovascolari causano circa 630 decessi, mentre quelle respiratorie ne provocano oltre 170.

Nel primo pomeriggio, con inizio alle ore 13.30, si sono aperti ufficialmente i lavori del congresso con i saluti di alcune autorevoli personalità del mondo istituzionale, sanitario e accademico. Tra gli intervenuti: Monsignor Vito Serritella, officiale vaticano per i Testi legislativi; l’onorevole Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute; il professor Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale; il dottor Cristopher Faroni e la dottoressa Jessica Veronica Faroni, rispettivamente presidente e manager sanitario del Gruppo INI; e il professor Vittorio Donato, presidente del Comitato scientifico dello stesso gruppo.

L’importanza del congresso

Nel corso del congresso, articolato in quattro sessioni scientifiche, vengono presentati i più recenti sviluppi nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie cardiovascolari e respiratorie. In particolare, le innovazioni nelle tecnologie biomediche e nelle terapie farmacologiche, grazie al contributo di specialisti di fama nazionale e internazionale. 

Nonostante i progressi della medicina abbiano permesso di ridurre la mortalità cardiovascolare di cinque volte negli ultimi cinquant’anni, queste patologie restano oggi tra le principali cause di ricovero e decesso, con un impatto pesantissimo sul Servizio sanitario nazionale: oltre 230 mila morti l’anno per le sole malattie cardiovascolari e costi diretti che superano i 41 miliardi di euro, pari al 30% della spesa sanitaria complessiva.

Fattori di rischio e longevità in salute: l’urgenza della prevenzione

Secondo i dati più recenti del Global Cardiovascular Risk Consortium, pubblicati sul New England Journal of Medicine nel marzo 2025, cinque fattori di rischio, ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, fumo e obesità, sono responsabili di oltre il 50% degli eventi aterosclerotici.

Lo  studio, condotto su un campione internazionale di oltre due milioni di persone, ha rilevato che la coesistenza di tutti e cinque i fattori comporta un aumento del rischio del 38% negli uomini e del 24% nelle donne. Al contrario, chi ne è privo può guadagnare oltre 13 anni di vita in buona salute se donna, e più di 10 se uomo. Dati che rafforzano la visione del professor Carlo Gaudio, promotore dell’iniziativa, secondo cui la vera sfida è una prevenzione precoce e integrata, che parta dai corretti stili di vita e dall’educazione alimentare, prima ancora che dalla diagnosi clinica o farmacologica.

 

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