Un momento di condivisione e confronto con la propria comunità politica, ma anche un’occasione per rilanciare idee e proposte per il futuro della Regione Lazio.
La consigliera regionale Emanuela Droghei, esponente del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, ha incontrato cittadini e sostenitori per fare il punto sui primi due anni di opposizione e sulle sfide ancora aperte. Sanità territoriale, valorizzazione dei luoghi della cultura, investimenti nell’aerospazio e impiego efficace delle risorse del PNRR sono al centro del suo impegno. “Abbiamo ancora tempo per cambiare rotta – ha dichiarato – ma serve una visione chiara e la volontà di ascoltare chi ogni giorno ci sostiene nelle battaglie”.
L’incontro, che ha avuto il sapore di un “evento di midterm”, come lo definisce la stessa Droghei, è stato pensato per “radunare la comunità che ogni giorno mi sostiene nelle battaglie che porto avanti in Consiglio regionale”. Un’occasione per raccontare quanto fatto finora, ma anche per ascoltare i territori e raccogliere suggerimenti. “Ci aspettano ancora due anni e mezzo di lavoro – ha spiegato – e vogliamo tracciare insieme una traiettoria chiara per il futuro del Lazio”. Al centro del suo intervento, le criticità nella gestione del PNRR da parte della Giunta Rocca, in particolare sul fronte della sanità territoriale: come riportato da Droghei, solo il 10% delle opere previste – 135 case di comunità e 36 ospedali di comunità – risulta effettivamente avviato. “È una grande occasione che rischiamo di sprecare. Le risorse ci sono, vengono da un momento drammatico come la pandemia, ma non vengono spese”.
Oltre alla sanità, la consigliera del Partito Democratico rivendica l’impegno su altri fronti strategici per il Lazio. Tra questi, la difesa dei luoghi della cultura, messa a rischio – sottolinea – da una normativa regionale che potrebbe snaturarne la funzione.
“Abbiamo contrastato con forza la legge 171, che apre alla possibilità di trasformare le sale cinematografiche in centri commerciali: un provvedimento sbagliato, che mina la dimensione culturale e sociale dei nostri spazi pubblici”. Sul piano dello sviluppo economico, Droghei guarda in particolare all’area sud della provincia di Roma, dove si concentrano competenze e opportunità legate al settore dell’aerospazio. “Stiamo lavorando a progetti per la verticalizzazione di questo comparto, perché può diventare uno degli asset trainanti dell’innovazione e dell’occupazione nel nostro territorio”. Anche dall’opposizione, rivendica, è possibile costruire proposte concrete e praticare un’opposizione “seria, ferma, ma anche collaborativa”, capace di offrire alternative reali e visione.
“La politica deve dare risposte e indicare una direzione: questo è il senso del nostro lavoro in Consiglio regionale”.
Con uno sguardo rivolto al futuro, Emanuela Droghei ribadisce l’importanza di continuare a fare rete, dentro e fuori le istituzioni. “Il cambiamento non si costruisce da soli: serve una comunità viva, consapevole, pronta a partecipare”, afferma. A metà legislatura, il bilancio è chiaro: tanto è stato fatto, ma molto resta da fare. In un contesto regionale complesso, tra risorse da sbloccare, disuguaglianze da colmare e territori da valorizzare, la sfida dell’opposizione è quella di non limitarsi alla denuncia, ma di proporre soluzioni. “Il Lazio merita una politica che ascolti, che progetti, che agisca. È questo l’impegno che continuerò a portare avanti”. Un messaggio rivolto non solo agli elettori del centrosinistra, ma a tutti coloro che credono in una regione più giusta, moderna e inclusiva.