Comune di Roma, dove vivono i più ricchi?

Parioli regina del benessere, Cecchignola fanalino di coda: la mappa delle disuguaglianze nella Capitale
Fonte immagine: Pixabay.com

Nelle grandi città italiane la ricchezza non è distribuita in modo uniforme, e il Comune di Roma non fa eccezione. Le sue dimensioni, la sua storia urbanistica e le profonde trasformazioni economiche degli ultimi decenni hanno disegnato una geografia del reddito fortemente polarizzata, in cui la distanza dal centro corrisponde spesso a un calo drastico delle condizioni economiche.

Una dinamica ben nota a sociologi e urbanisti, ma che trova conferma nei numeri: i dati pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, relativi ai redditi dichiarati nei vari quartieri – contrassegnati in base al Cap – della città, restituiscono l’immagine di una Capitale spaccata in due macroinsiemi. 

È nei quartieri centrali e più prestigiosi, infatti, che si concentrano le fasce più ricche della popolazione, mentre in molte aree periferiche il reddito medio scende a livelli ben più bassi, con differenze che superano anche i 55 mila euro pro capite.

Parioli e Ludovisi in cima alla classifica

Nel dettaglio, in cima alla classifica dei quartieri più ricchi di Roma c’è il Cap 00197, che comprende l’area dei Parioli, con un reddito medio pro capite che tocca i 71.916 euro. Un dato che conferma la storica vocazione elitaria del quartiere: residenze eleganti, sedi diplomatiche, ville immerse nel verde e una posizione strategica, a due passi da Villa Borghese.

Subito dopo, con 65.616 euro di reddito medio, c’è il quartiere Ludovisi, zona che dal secondo dopoguerra ha conosciuto un rapido processo di valorizzazione. Scelto da professionisti, politici, intellettuali e alti dirigenti, Ludovisi è oggi uno dei luoghi simbolo della borghesia capitolina, grazie alla presenza di edifici di pregio e a una posizione centrale che ne accresce il valore immobiliare.

Cecchignola, il reddito più basso della città

All’estremo opposto della scala c’è Cecchignola, quartiere compreso nel Cap 00119, che include anche la zona di Ostia Antica. Qui il reddito medio pro capite si ferma a 16.611 euro, oltre 55 mila euro in meno rispetto ai Parioli. Una differenza abissale che riflette l’esclusione di molte aree periferiche dai grandi circuiti di sviluppo economico, culturale e infrastrutturale.

Una forbice che si allarga

La forbice tra i quartieri più ricchi e quelli meno abbienti non è solo un dato statistico: è il segno tangibile di una Capitale divisa in due, dove le opportunità, i servizi e la qualità della vita non sono distribuiti in modo uniforme. Il fenomeno non è nuovo, ma i dati aggiornati lo confermano con forza: a Roma il reddito segue la mappa urbana, premiando le zone centrali e penalizzando le periferie.

Una situazione che pone interrogativi rilevanti su equità sociale, politiche urbanistiche e accesso ai servizi: perché vivere in una certa zona può significare avere (o non avere) migliori scuole, trasporti efficienti, servizi sanitari adeguati. E, soprattutto, maggiori possibilità di mobilità sociale.

 

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