Dopo anni di attesa, rinvii e pressioni da parte di consumatori e operatori del settore, l’Unione Europea ha finalmente compiuto un passo decisivo verso una nuova regolamentazione dei diritti dei passeggeri aerei. Lo scorso 5 giugno 2025, i ministri dei Trasporti dei Paesi membri, riuniti a Bruxelles, hanno approvato una riforma che aggiorna il regolamento europeo risalente a oltre dodici anni fa. Al centro del dibattito, non solo le modalità di risarcimento in caso di ritardi o cancellazioni, ma anche – e soprattutto – le nuove regole sui bagagli a mano, uno degli aspetti più controversi del trasporto aereo low-cost.
Nel corso degli ultimi anni, infatti, è cresciuta la frustrazione dei passeggeri europei di fronte alla moltiplicazione dei supplementi applicati dalle compagnie aeree per servizi un tempo inclusi, primo fra tutti il diritto di portare con sé una valigia in cabina. La mancanza di regole uniformi ha generato una vera e propria “giungla” normativa, con pratiche spesso poco trasparenti e prezzi gonfiati per bagagli di dimensioni minime. La riforma approvata rappresenta dunque un tentativo di ristabilire chiarezza e diritti certi, seppur con compromessi che continuano a generare divisioni.
Il testo approvato dal Consiglio dovrà ora essere esaminato dal Parlamento europeo, che potrà approvarlo o proporre modifiche. In caso di via libera, le nuove norme entreranno nella fase dei negoziati interistituzionali tra Parlamento, Consiglio e Commissione.
Bagaglio a mano gratuito sotto il sedile: cosa cambia
La principale novità introdotta dalla riforma riguarda il riconoscimento esplicito del diritto di ogni passeggero a portare con sé un bagaglio a mano di piccole dimensioni gratuitamente, a condizione che possa essere riposto sotto il sedile anteriore.
Questo tipo di bagaglio include comunemente zaini compatti, borse personali o valigie di piccole dimensioni, e rappresenta un’esigenza minima e universale per qualsiasi viaggiatore, soprattutto su tratte brevi o voli low-cost.
L’intento della norma è quello di porre un freno alla tendenza, sempre più diffusa, di monetizzare ogni elemento del servizio di volo, incluso il diritto basilare di portare con sé un cambio d’abito o effetti personali essenziali. Negli ultimi anni, infatti, numerose compagnie hanno adottato politiche tariffarie aggressive, facendo pagare ai passeggeri supplementi anche per bagagli molto ridotti, contribuendo alla percezione diffusa di una “tassazione occulta” sui voli a basso costo.
Con il nuovo regolamento, l’Unione Europea introduce quindi una soglia minima e non negoziabile di gratuità, volta a tutelare i diritti dei consumatori e a garantire un livello uniforme di servizio in tutta Europa, indipendentemente dalla compagnia scelta. Le autorità europee sottolineano che questa disposizione si applica a tutti i voli operati all’interno dell’Ue, sia da vettori europei che da compagnie straniere che volano verso o da uno Stato membro.
Tuttavia, il regolamento non impone una dimensione standard precisa per il bagaglio da sistemare sotto il sedile, lasciando alle compagnie un certo margine di manovra nella definizione delle misure consentite. Questo aspetto potrebbe generare ambiguità, e sarà oggetto di future linee guida tecniche o chiarimenti attuativi.
Diverso il trattamento riservato ai trolley più grandi (fino a 10 kg) da collocare nella cappelliera: rimangono a pagamento, legittimando di fatto la differenziazione tariffaria praticata da molte compagnie. Una decisione che ha attirato forti critiche, soprattutto da parte del BEUC (l’Organizzazione europea dei consumatori), che la ritiene in contrasto con la giurisprudenza dell’UE, secondo cui il bagaglio a mano rappresenta un elemento essenziale del trasporto aereo.
Perché la riforma è importante
Oltre al tema del bagaglio, la riforma ridefinisce l’intero impianto dei diritti dei passeggeri, intervenendo su risarcimenti per ritardi, obbligo di riprotezione su altri voli, standard minimi di assistenza (cibo, alloggio), e tempi certi per reclami e rimborsi. Ma è proprio sul diritto a portare con sé un bagaglio senza costi aggiuntivi che si gioca una partita simbolica, tra tutela del consumatore e libertà commerciale delle compagnie.
Secondo i promotori della riforma, come il ministro polacco Dariusz Klimczak, le nuove disposizioni offrono maggiore chiarezza e mettono fine alla “giungla” di regole e supplementi che caratterizzavano il settore. Tuttavia, per le associazioni dei consumatori si tratta di un arretramento rispetto alle tutele esistenti: la possibilità di far pagare il bagaglio in cappelliera viene vista come una concessione alle compagnie, a scapito della trasparenza e dell’equità per i passeggeri.