Come non pagare il canone Rai

Scopri come ottenere l’esonero dal canone Rai 2025: chi ne ha diritto, come presentare la dichiarazione sostitutiva e cosa fare in caso di cambiamenti o addebiti doppi.
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Il canone Rai è una delle tasse più discusse dagli italiani: obbligatorio per chi possiede un televisore, viene addebitato direttamente nella bolletta della luce per la maggior parte delle famiglie. Ma non tutti sono tenuti a pagarlo: chi non possiede un apparecchio televisivo, infatti, può evitare il pagamento del canone presentando una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate.

Attenzione però alle scadenze: per ottenere l’esonero dal pagamento del canone nella seconda metà del 2025 (da luglio a dicembre), c’è tempo fino al 30 giugno 2025

Dal giorno successivo, invece, sarà possibile inoltrare la richiesta per l’anno successivo, cioè il 2026. 

A tal proposito, in questo articolo spieghiamo chi ha diritto all’esenzione, come e quando presentare la domanda, cosa fare se cambia la situazione familiare o se il canone è già pagato da un altro convivente, e come chiedere un eventuale rimborso.

Chi può evitare di pagare il canone Rai

Come anticipato, non tutti sono obbligati a versare il canone Rai. L’esenzione è prevista in primo luogo per chi non possiede alcun televisore e risulta intestatario di un contratto di fornitura elettrica ad uso residenziale. In questi casi, il contribuente può presentare una dichiarazione sostitutiva, con cui attesta che in nessuna delle abitazioni dove è attiva una fornitura elettrica a suo nome è presente un apparecchio televisivo, né proprio né di altri componenti della propria famiglia anagrafica.

Più precisamente, per famiglia anagrafica si intendono le persone conviventi legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o legami affettivi, che condividono la stessa dimora abituale nello stesso Comune. Non è quindi sufficiente vivere nello stesso appartamento: è necessario risultare registrati come parte dello stesso nucleo anagrafico.

Anche gli eredi possono presentare la dichiarazione, qualora l’utenza elettrica sia ancora intestata al defunto e nell’abitazione non sia presente alcun televisore. Infine, c’è un’altra situazione piuttosto frequente: se il canone è già addebitato a un altro membro della famiglia anagrafica, l’intestatario di una seconda utenza può evitarne il doppio pagamento comunicando all’Agenzia delle Entrate il codice fiscale della persona che già versa il tributo.

In tutti questi casi, la dichiarazione consente di evitare l’addebito automatico del canone Rai sulla bolletta elettrica, ma deve essere compilata e trasmessa secondo modalità e scadenze precise.

Come presentare la dichiarazione per l’esonero

Per ottenere l’esonero dal canone Rai, è necessario compilare e trasmettere all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva, disponibile online sul sito ufficiale. Il modulo da utilizzare è quello relativo al cosiddetto “Quadro A”, con il quale il dichiarante attesta la mancata detenzione di apparecchi televisivi in tutte le abitazioni collegate a utenze elettriche a lui intestate.

La dichiarazione può essere inviata attraverso diversi canali. Il più immediato è l’applicazione web dell’Agenzia delle Entrate, accessibile con credenziali Spid, Cie o Cns. In alternativa, ci si può rivolgere a un intermediario abilitato, come un Caf o un commercialista, oppure si può scegliere di spedire la dichiarazione via posta elettronica certificata, purché firmata digitalmente, all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it. Resta valida anche l’opzione della raccomandata senza busta, da inviare all’Agenzia delle Entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV, Casella postale 22 – 10121 Torino, allegando una copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.

Va ricordato che la dichiarazione ha validità annuale: chi continua a non possedere un televisore deve ripresentarla ogni anno. Per ottenere l’esonero su tutto l’anno solare, la dichiarazione va inviata tra il 1° luglio dell’anno precedente e il 31 gennaio dell’anno di riferimento. Se invece viene presentata tra il 1° febbraio e il 30 giugno, come in questo caso appunto, l’esonero si applicherà solo al secondo semestre, da luglio a dicembre.

Cosa succede se cambia qualcosa

La dichiarazione sostitutiva di non detenzione del televisore ha valore solo finché le condizioni dichiarate rimangono invariate. Se nel corso dell’anno il contribuente acquista un televisore o viene meno uno dei requisiti che giustificano l’esonero,  ad esempio, l’ingresso nella famiglia anagrafica di una persona che possiede un apparecchio Tv, è obbligatorio aggiornare la propria posizione.

In questi casi si deve compilare il “Quadro C” dello stesso modello usato per la dichiarazione iniziale, comunicando all’Agenzia delle Entrate il cambiamento sopravvenuto. Da quel momento, il canone Rai tornerà ad essere addebitato in bolletta, a partire dal mese in cui è stata trasmessa la nuova comunicazione.

Ignorare questo passaggio può comportare conseguenze: in caso di controlli, la falsa dichiarazione può essere sanzionata come dichiarazione mendace, con tutte le implicazioni del caso, comprese sanzioni economiche e responsabilità penali.

 

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