FLASH
NEWS

FLASH NEWS

Bonus giovani e bonus donne, il doppio binario per rafforzare l’occupazione

Via libera ai bonus per assumere giovani e donne, con esoneri contributivi totali e incentivi speciali per il Sud.
Fonte immagine: Pixabay.com

Con l’adozione dei decreti attuativi da parte del ministero del Lavoro e del ministero dell’Economia, diventano finalmente operativi i bonus giovani e bonus donne.

Si tratta di esoneri contributivi al 100% per chi assume lavoratori under 35 o donne in condizioni di svantaggio, una misura che guarda all’intero Paese, ma che dedica un’attenzione speciale al Sud grazie alla leva della Zona Economica Speciale (Zes) unica.

Una doppia strategia, dunque, per consolidare i progressi registrati negli ultimi anni, sia in termini di occupazione giovanile e femminile, sia di crescita dell’occupazione nel Mezzogiorno. D’altronde, i dati Istat rilasciati a marzo confermano l’efficacia della strategia messa in atto: il tasso di occupazione nel Mezzogiorno è aumentato di 1,1 punti percentuali – meglio di Centro e Nord – e la disoccupazione è scesa di 2,1 punti. A livello nazionale, il tasso di disoccupazione giovanile ha toccato il minimo storico del 16,9%, mentre quello femminile ha raggiunto il massimo storico di occupazione al 53,9%.

Numeri che testimoniano una tendenza positiva, ma che il governo intende consolidare proprio con il rafforzamento di strumenti come il bonus giovani e il bonus donne.

La firma dei Ministri Marina Calderone (Lavoro) e Giancarlo Giorgetti (Economia) sotto i decreti attuativi chiude quindi il cerchio avviato con il Decreto Coesione. I provvedimenti definiscono nel dettaglio le modalità operative degli sgravi e attendono ora solo il via libera finale della Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Con questi decreti – ha commentato Calderone – diamo certezze e prospettive alle imprese e ai lavoratori, continuando a incentivare lavoro stabile e di qualità, con particolare attenzione al Mezzogiorno”. Una dichiarazione che racchiude il senso di una politica che punta a superare le fragilità storiche del mercato del lavoro italiano.

Vediamo quindi come funzionano queste due misure, nonché quanto consentono di risparmiare a ogni datore di lavoro.

Come funziona il bonus giovani

Il bonus giovani prevede un esonero totale dei contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, per tutte le assunzioni a tempo indeterminato effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Destinatari del beneficio sono i lavoratori Under 35 che non abbiano mai avuto un contratto stabile, mentre sono esclusi i rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.

Il tetto massimo dello sgravio è fissato a 500 euro mensili per ciascun lavoratore, tuttavia, per chi assume nelle regioni della Zes unica, il bonus sale fino a 650 euro mensili, sfruttando una corsia preferenziale riconosciuta dalla Commissione europea. La dotazione finanziaria stanziata per il 2025 è di 474,6 milioni di euro.

La Zes Unica come volano per il Sud

La Zona Economica Speciale rappresenta un vero e proprio booster per il Mezzogiorno. Comprende Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna e consente misure di agevolazione più forti, accompagnate da procedure amministrative semplificate.

Per queste aree, l’esonero contributivo maggiorato scatterà solo dopo il via libera europeo arrivato il 31 gennaio 2025 e resterà in vigore fino a fine anno. L’incentivo non è cumulabile con altri sgravi, ma è pienamente compatibile con la maxi-deduzione fiscale del 120% sulle nuove assunzioni prevista dal Decreto Coesione.

Bonus donne: sostegno concreto all’occupazione femminile

Parallelamente, il governo ha attivato il bonus donne, con l’obiettivo di favorire l’occupazione stabile delle lavoratrici in condizioni svantaggiate. Anche in questo caso, si parla di esonero contributivo totale per un massimo di 24 mesi, fino a 650 euro mensili per ogni lavoratrice assunta a tempo indeterminato tra settembre 2024 e dicembre 2025.

Le destinatarie sono donne disoccupate da almeno 24 mesi, ovunque residenti in Italia, oppure disoccupate da almeno 6 mesi se residenti nelle regioni della Zes unica. Restano escluse le assunzioni di colf, badanti, baby sitter e apprendisti. Anche qui, piena compatibilità con la maxi-deduzione fiscale, ma esclusione di cumulo con altri sgravi.

Il sistema del “doppio binario”

Una delle novità più rilevanti è il sistema del doppio binario: le imprese su tutto il territorio nazionale possono accedere subito ai bonus, mentre nelle regioni Zes l’attivazione è subordinata all’autorizzazione europea, avvenuta il 31 gennaio 2025.

Questo meccanismo ha permesso al governo di non bloccare l’attuazione delle misure su scala nazionale, evitando i ritardi che in passato avevano frenato altri incentivi. Il risultato è un doppio canale operativo: immediato per il Nord e Centro Italia, e con tempi tecnici europei per il Sud.

 

 

ARTICOLI CORRELATI