Una città in trasformazione, tra grandi opere, mobilità sostenibile, tutela ambientale e rilancio turistico. È questa la Fiumicino immaginata dal sindaco Mario Baccini, che in quest’intervista a Paese Sera illustra la sua “visione condivisa” per lo sviluppo urbanistico del territorio.
Dallo svincolo di via Trincea delle Frasche al nuovo porto crocieristico, dalla ciclovia “Pedalaria” alla nascita della società “Fiumicino Turismo”, passando per il complesso equilibrio tra movida e vivibilità sul litorale: Baccini disegna le priorità del suo mandato e i cantieri – sia fisici che strategici – che accompagneranno il futuro della città.
“Non vogliamo subire il cambiamento, ma guidarlo con responsabilità”, spiega il primo cittadino, consapevole delle sfide che attendono una comunità di oltre 84.000 abitanti, strategicamente collocata tra Roma, il mare e il più grande aeroporto italiano. L’obiettivo? Costruire un modello di crescita sostenibile che tenga insieme infrastrutture, identità locale e qualità della vita.
Sindaco Baccini, durante il recente convegno tecnico ha parlato di una “visione condivisa” per lo sviluppo urbanistico di Fiumicino. Quali sono oggi le sue priorità in tema di pianificazione urbana?
Parlare oggi di pianificazione urbana per Fiumicino significa affrontare una fase storica di profonda trasformazione, che vogliamo guidare con responsabilità e visione. Le nostre priorità si concentrano su uno sviluppo equilibrato e sostenibile, capace di valorizzare le potenzialità del territorio senza comprometterne le peculiarità storiche, culturali e paesaggistiche: vogliamo ridisegnare la città partendo dal rispetto della sua identità.
L’aggiornamento del Piano di Dettaglio Regolatore (PDR) sarà fondamentale per governare i cambiamenti in atto, integrando i grandi progetti infrastrutturali.
Tra i progetti strategici ci sono lo svincolo di via Trincea delle Frasche, il ponte della Scafa e il rifacimento del borgo dei bonificatori. Quale sarà il primo a partire?
Al momento non è possibile indicare con certezza quale tra questi progetti strategici sarà il primo a partire, poiché tutte e tre le opere si trovano in una fase avanzata ma ancora interlocutoria di elaborazione progettuale.
Stiamo lavorando in parallelo su più fronti, valutando aspetti tecnici, urbanistici e autorizzativi che variano sensibilmente per ciascun intervento. Stiamo quindi procedendo con un lavoro approfondito di pianificazione tecnica e istituzionale per garantire che ogni opera sia realizzata nel rispetto dei tempi, delle normative e soprattutto della qualità progettuale.
Nel frattempo, il progetto del porto crocieristico di Fiumicino è in attesa dei pareri ambientali e culturali. Ritiene che l’approvazione possa arrivare prima dell’estate?
Per quanto riguarda il progetto del porto crocieristico di Fiumicino, siamo ancora in attesa dei pareri relativi alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Un passaggio che non dipende dal Comune, ma da enti e autorità competenti a livello nazionale. Proprio per questo, al momento non abbiamo certezze sui tempi di approvazione e non possiamo fare previsioni sull’eventuale arrivo dei pareri prima dell’estate.
A tal proposito, ha più volte chiarito che Fiumicino e Civitavecchia non saranno in concorrenza, ma complementari. Come si immagina la coesistenza tra i due porti nei prossimi anni?
La coesistenza tra i porti di Fiumicino e Civitavecchia nei prossimi anni sarà all’insegna della complementarità e non della competizione. Come ho già avuto modo di chiarire, i due scali non saranno in concorrenza, ma potrebbero lavorare in sinergia, svolgendo ciascuno un ruolo esclusivo all’interno del sistema del trasporto marittimo.
L’integrazione tra Fiumicino e Civitavecchia rappresenta un’opportunità unica per ottimizzare risorse, migliorare la connettività e attrarre un maggior numero di turisti, con benefici evidenti per l’intera regione. In quest’ottica, la futura provincia Porta d’Italia sarà uno strumento fondamentale per coordinare i grandi progetti territoriali.
In un recente convegno ha inoltre ribadito la necessità di collegare Fiumicino con l’alta velocità. A che punto è il dialogo con FS e ENAC su questo tema?
Il tema del collegamento tra Fiumicino e l’alta velocità ferroviaria rappresenta una priorità strategica che sto portando avanti con determinazione nei tavoli istituzionali.
Il dialogo con il Gruppo FS è stato avviato e si stanno valutando le modalità con cui l’alta velocità possa raggiungere direttamente Fiumicino, integrandosi in modo armonioso con l’aeroporto e con il tessuto urbano. Ho inoltre proposto ad Aeroporti di Roma (ADR) e ad ENAC di avviare congiuntamente uno studio approfondito, non solo per favorire questo collegamento, ma anche per risolvere le criticità infrastrutturali legate alla mobilità e all’inquinamento acustico.
È fondamentale affrontare la questione in modo sistemico, considerando anche il disagio vissuto dalla nostra comunità in seguito alla scelta, anni fa, di spostare la stazione ferroviaria dal centro cittadino all’interno dello scalo aeroportuale. Una decisione che ha penalizzato oltre 84.000 residenti e che oggi impone una riflessione seria sul diritto alla mobilità.
La ciclovia “Pedalaria” è un primo passo verso la mobilità sostenibile. Ci sono altri progetti in cantiere su questo fronte?
Stiamo portando avanti una visione organica che punta a rendere il nostro territorio sempre più accessibile, sicuro e connesso per chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano.
Ad oggi abbiamo già realizzato oltre 27 chilometri di piste ciclabili, e sono in corso e in fase di progettazione ulteriori interventi per più di 10 chilometri che interesseranno le località di Focene, Fregene, Maccarese e Passoscuro. È un segnale chiaro della direzione che stiamo prendendo: un sistema integrato di mobilità dolce che metta al centro la qualità della vita e l’ambiente.
Sta per nascere “Fiumicino Turismo”, una società in house dedicata alla promozione turistica. Quali sono gli obiettivi e le prime iniziative previste?
L’obiettivo principe della “Fiumicino Turismo”, sarà quello di promuovere in modo strutturato e strategico il brand della nostra città, valorizzando tutto il potenziale turistico, culturale e ambientale del territorio. Fiumicino non è solo una porta di accesso all’Italia grazie all’aeroporto Leonardo Da Vinci, ma è un’esperienza unica da vivere, con 24 km di costa, una ricchissima offerta gastronomica e un patrimonio storico e naturalistico di straordinario valore.
Vogliamo cambiare paradigma: non più turismo di passaggio, ma un turismo di qualità che inviti i visitatori a restare, a esplorare, a immergersi nella bellezza di Fiumicino. Fiumicino Turismo sarà lo strumento operativo per realizzare questo salto di qualità, mettendo a sistema le tante eccellenze del territorio: dai siti archeologici come Portus, la Necropoli di Porto, le Terme di Matidia, il Museo delle Navi Romane e la Basilica di Sant’Ippolito, alle oasi naturalistiche, come Macchiagrande, le Vasche di Maccarese, e la Pineta di Fregene, senza dimenticare le nostre tradizioni legate alla pesca, all’agricoltura e all’enogastronomia.
Tra le prime iniziative, abbiamo già proposto una nuova denominazione per il Parco Archeologico di Ostia Antica, che comprenda anche il nostro territorio: ‘Ostia Antica – Portus’.
Inoltre, puntiamo alla realizzazione di una rete integrata tra i siti culturali, percorsi naturalistici e offerta gastronomica supportata dalla mobilità sostenibile.
In questi giorni ha deciso in favore di una moratoria su DJ set e musica dal vivo nei lidi per contrastare la malamovida. Quali sono le criticità più gravi emerse a Fregene e sul litorale e come si sta organizzando il Comune in vista dell’estate?
Le criticità emerse sono state gravi: centinaia di segnalazioni per disturbo della quiete pubblica, risse, traffico paralizzato, abbandono di rifiuti, danni ambientali anche a zone protette come le dune e un inquinamento acustico insostenibile. Gli eventi organizzati non hanno rispettato le regole già in vigore, rendendo necessario un intervento deciso.
Non intendiamo però penalizzare chi opera nel rispetto della legalità. Proprio per questo, in seguito a un confronto costruttivo con le associazioni dei balneari, che mi hanno consegnato una dichiarazione d’intenti, abbiamo anticipato la riapertura delle attività, in cambio di impegni precisi su sicurezza, gestione degli eventi, pulizia, servizi di navetta, primo soccorso, e collaborazione con le forze dell’ordine.
Abbiamo istituito un Tavolo Tecnico permanente per monitorare l’andamento della stagione e pianificare insieme il futuro. Gli eventi saranno autorizzati nel rispetto di limiti chiari: controlli sulle capienze, domande presentate con congruo anticipo, divieto di eventi pubblici di massa nei weekend serali, ma sì ad eventi privati, matrimoni, concerti, cinema in spiaggia e proposte culturali.
Stiamo rafforzando i controlli, abbiamo ripristinato le telecamere di sorveglianza a Fregene e realizzeremo isole pedonali nei punti strategici, come il Villaggio dei Pescatori.