Si è tenuta presso l’Aula Augusto Cocola della Questura di Roma, la conferenza stampa di presentazione del progetto “Anche tu puoi essere felice – Monologhi, Musica & Talk”, ideato da Catia Acquesta, giornalista, scrittrice e Presidente dell’Associazione Alleati con Te, da anni impegnata nella tutela delle vittime di violenza.
Un evento denso di significato e fortemente partecipato, che ha visto la presenza di numerose autorità, tra cui il Questore di Roma Roberto Massucci, la Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli e rappresentanti delle forze dell’ordine e della società civile.
Tra i momenti più toccanti, la testimonianza di Antonietta Proietti, sopravvissuta a un tentato femminicidio dopo aver ricevuto otto coltellate, che ha raccontato la sua esperienza con grande dignità e forza.
Catia Acquesta, a sua volta vittima di violenza, ha parlato del proprio percorso di rinascita attraverso il perdono, presentando un format innovativo che unisce teatro, musica e testimonianze per offrire strumenti concreti di consapevolezza e uscita da relazioni tossiche. Un messaggio potente di resilienza, speranza e amore per la vita.
“Porteremo il progetto in tutte le città e periferie d’Italia, iniziando da Roma Capitale, per creare punti di ascolto nelle chiese. Un luogo sicuro dove tanti entrano per trovare conforto e aiuto. E, insieme, saremo sempre più alleati”, ha dichiarato Acquesta.
Svetlana Celli ha posto l’accento sulla necessità di trasformare il dolore in coraggio. Una frase che ha racchiuso il senso più profondo dell’intera iniziativa: il coraggio non come assenza di sofferenza, ma come forza che nasce proprio dalle ferite. “Trasformare il dolore in coraggio – ha detto – significa non restare vittime per sempre, ma diventare testimoni attive di un cambiamento possibile. È da quel dolore che può nascere un’energia nuova, capace di rompere il silenzio, di denunciare, di aiutare chi ancora non ha voce.”
In quest’ottica, Celli ha ricordato che a Roma sono già state installate numerose panchine rosse con inciso il numero d’emergenza 1522, non solo come simbolo visivo contro la violenza di genere, ma come strumento di informazione, sensibilizzazione e memoria viva nei quartieri della città. Ha inoltre ribadito l’urgenza di partire dai giovani, dalle scuole, per educare al rispetto delle differenze, al valore dell’ascolto e all’importanza delle relazioni sane.
Il Questore di Roma, Roberto Massucci, ha evidenziato l’urgenza di un cambiamento culturale profondo:“La prevenzione passa dalla rieducazione culturale. È necessario costruire una società in cui la violenza non trovi più spazio, e questo si ottiene solo attraverso l’educazione, la consapevolezza e il cambiamento dei comportamenti quotidiani”.
Pur non presente fisicamente alla conferenza stampa, Monsignor Antonio Staglianò, Vescovo e Presidente della Pontificia Accademia di Teologia, nonché Rettore della Chiesa degli Artisti, è parte attiva nel progetto e sostiene con convinzione l’iniziativa, che culminerà con una serata di beneficenza proprio nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo, il 27 maggio alle ore 21.
All’evento finale parteciperanno anche il Ministro della Cultura Alessandro Giuli e la Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio Martina Semenzato.
Un’iniziativa che intreccia arte, testimonianza e impegno civile, accendendo i riflettori sulla violenza di genere e offrendo strumenti concreti di prevenzione, ascolto e rinascita.