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Roma blindata sabato 26 aprile, svelato il piano di sicurezza per i funerali di Papa Francesco

Sabato 26 aprile Roma sarà blindata per i funerali di Papa Francesco. Attesi leader da tutto il mondo e oltre 200mila fedeli. Massime misure di sicurezza: droni, caccia militari e “no fly zone” per un evento che segna la storia della Capitale.
Fonte immagine: Pixabay.com

La Capitale si prepara a vivere una giornata storica e al tempo stesso delicatissima. Sabato 26 aprile, giorno dei funerali di Papa Francesco, la città sarà trasformata in una vera e propria fortezza. Il piano di sicurezza messo in campo è imponente, senza precedenti negli ultimi decenni, e coinvolge l’intera macchina dello Stato. Coordinato dal Comando operativo di vertice interforze (Covi), sotto la guida del generale Giovanni Iannucci, lo schieramento prevede l’impiego combinato di Forze armate, Forze dell’ordine, Protezione Civile e strutture sanitarie in un’operazione che si estende dal mare fino al cielo.

Sabato mattina, sotto il Cupolone, si consumerà l’ultimo addio a un pontefice che ha fatto della pace e del dialogo tra le religioni il cuore della sua missione. Roma sarà un crocevia di pellegrini, leader mondiali e giornalisti. E sarà soprattutto una città che si stringe attorno alla figura di Papa Francesco, mostrando ancora una volta la sua capacità di affrontare la storia a testa alta. Una giornata che lascerà un segno indelebile, non solo nella memoria della Chiesa, ma nella vita della Capitale.

Doppio scudo antiaereo: navi e caccia per proteggere il cielo del Lazio

Più precisamente, al largo delle coste laziali stazionerà un cacciatorpediniere della Marina, dotato del radar S1850M, in grado di sorvegliare un’area di 400 chilometri. Una copertura capace di monitorare fino a mille bersagli contemporaneamente, compresi velivoli stealth e missili balistici. In caso di minaccia, la risposta sarà affidata ai missili Aster 30, armamento che ha già dimostrato la sua efficacia nelle missioni in Mar Rosso e in Ucraina.

A supporto, l’Aeronautica Militare schiera da Grosseto gli Eurofighter del Quarto Stormo: velivoli veloci, precisi, e con piloti addestrati alle missioni Nato più complesse. Il loro compito è soprattutto preventivo, in uno scenario in cui l’ipotesi più estrema – e per ora solo teorica – resta quella di un dirottamento. Ma la catena di comando in caso di necessità, pur prevista, resta un nodo giuridico delicato che nessuno auspica si debba sciogliere.

Sicurezza totale: terra, cielo, sottosuolo

L’apparato di sicurezza sarà tridimensionale: pattugliamenti a terra, ispezioni nel sottosuolo della metropolitana, e sorveglianza dall’alto con droni e immagini 3D trasmesse in tempo reale al Centro di gestione dell’evento. I tiratori scelti saranno posizionati sui tetti attorno a San Pietro, mentre i cosiddetti “bazooka anti-drone” – dispositivi che bloccano e fanno atterrare i droni sospetti – presidieranno l’area del Vaticano.

Nel Tevere, la polizia fluviale pattuglia senza sosta il tratto che costeggia via della Conciliazione, chiudendo il cerchio di sicurezza anche via acqua.

“Zona rossa”, varchi e flussi regolati

Sebbene le autorità abbiano evitato ufficialmente di parlare di “zone rosse”, l’area attorno a San Pietro è già off-limits: varchi presidiati, strade sbarrate, accessi consentiti solo a chi è accreditato o munito di prenotazione. I controlli aumenteranno man mano che ci si avvicina alla Basilica e lungo tutto il percorso del feretro, da San Pietro a Santa Maria Maggiore, dove il Papa sarà sepolto. Un percorso ancora non ufficializzato, ma che sarà presto comunicato per consentire ai cittadini di dare l’ultimo saluto.

L’assalto dei pellegrini e la sfida logistica

Le cifre raccontano l’imponenza dell’evento. Solo nella giornata di martedì sono state contate oltre 50mila persone all’interno di piazza San Pietro e quasi 100mila nelle aree circostanti. Sabato se ne aspettano almeno 200mila, a cui si aggiungono 170 delegazioni internazionali, tra cui leader del calibro di Trump, Macron, Zelensky, Starmer e von der Leyen. Il traffico aereo sarà potenziato con voli di Stato, commerciali e privati in arrivo a Fiumicino, Ciampino e Pratica di Mare, dove ogni dettaglio è stato calibrato per gestire arrivi e partenze in sicurezza e senza intoppi.

Trasporti rafforzati e città adattata all’emergenza

Ferrovie dello Stato da parte sua ha attivato collegamenti speciali, potenziato il servizio Sala Blu per le persone a mobilità ridotta e allestito presìdi straordinari nelle stazioni. Sconti e tariffe agevolate per i viaggiatori meno abbienti sono stati confermati. Anche il Comune di Roma ha messo in campo tutte le risorse disponibili: aumentati i mezzi pubblici verso San Pietro, installati 700 bagni chimici, rafforzata la rete telefonica e predisposti 52 mezzi di soccorso aggiuntivi, 11 postazioni mediche avanzate, 3.000 volontari della Protezione Civile e diverse migliaia di agenti tra forze dell’ordine, vigili del fuoco e sanitari.

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